Un suono aperto per una maggiore immersività
È la prima volta che provo un paio di cuffie basate su un design aperto. Potrei definirle spaziali anche se non sono per tutti…
Driver: 40mm | Sensibilità: 100dB ± 3dB |
Impedenza: 250Ω | Risposta in frequenza: 10Hz-40KHz |
Distorsione: ≤1% | Potenza in ingresso massima: 1600 mW |
Unboxing:
Confezione fantastica e curata, con la custodia per poterle trasportare in comodità, dove nell’apposito alloggio troviamo un cavo da 3 metri con il Jack da 3,5mm e l’altro con il cavo a spirale e connettori Jack da 3,5mm e 6,3mm dalla parte opposta. Questo significa avere una maggiore compatibilità con dispositivi professionali come gli amplificatori.
Presente anche un semplice stand in plastica per riporre le cuffie sulla scrivania.
OneOdio Monitor 80:
La qualità costruttiva è buona ma non eccelsa, interamente in plastica e quando le andrete a ripiegare per riporle nella custodia, tenderanno a “cigolare” un pochino. Purtroppo è la normalità adoperando questo tipo di materiale.
Esteticamente sono carine, con un nero opaco che avvolge tutto il dispositivo e una cromatura decorativa sui padiglioni. Il metallo è presente nella regolazione dell’altezza (fino a 11 livelli) e sono ottime per “tutte le teste” visto che di default sono già molto grandi.
I driver che avvolgono l’orecchio sono da 40mm, non estremamente grandi ma con un’imbottitura in velluto che sinceramente non avevo mai visto e tendono ad essere un pochino troppo rigidi per chi come me adopera gli occhiali.
Sul padiglione sinistro c’è l’entrata da 3,5mm e dalla parte opposta quella da 6,3mm. Come tutte le cuffie OneOdio provate, è possibile collegare un altro paio di cuffie “in loop”.
Come Vanno:
La peculiarità di queste cuffie è il design aperto ed il suono del diaframma non è diretto solamente verso l’orecchio ma anche all’esterno. Lo svantaggio principale è quello di non isolarsi dal mondo esterno ma a differenza delle cuffie tradizionali sembrerà di ascoltare la musica in ambienti più ampi e sembrerà di non indossarle nemmeno. Diciamo che il suono non è chiuso come sempre siamo abituati a sentire quotidianamente.
Per sfruttarle a pieno è consigliabile collegarle ad un amplificatore anche perché hanno un’impedenza di 250 ohm, contro i classici 32 ohm delle cuffie normali.
Senza la regolazione di un equalizzatore, ovviamente le frequenze sono totalmente flat, così da poterle settare in base alle proprie preferenze.
Quindi niente bassi potenti senza aver regolato l’equalizzatore e gli audiofili più esperti potranno smanettarci come non mai.
In sostanza mi ha impressionato il suono molto dettagliato e ampio, con una buona ergonomia anche dopo svariate ore d’utilizzo, sebbene i padiglioni sono leggermente rigidi.
Le ho volute provare addirittura in gaming ma diciamo che non è proprio il loro campo. 😉
In Conclusione:
Come anticipato inizialmente, sono adatte per un utilizzo professionale e per sfruttarle bisogna ricorrere ad un amplificatore per rimodulare il segnale.
Oltre a questo, la musica riprodotta è percepibile anche da chi ci sta vicino (dovuto dal design aperto) e quindi l’utilizzo è limitato per esempio in uno studio.
Questo tipo di cuffie non sono economiche, adatte perlopiù ad una piccola cerchia di persone e vengono proposte a 90€ direttamente sullo store ufficiale OneOdio.
Per qualsiasi altra informazione, contattatemi pure.